Migliaia di persone sono scese in piazza a Gallico, vicino Reggio Calabria, per la rinascita del centro sociale “Cartella” incendiato nella notte dello scorso 15 maggio. Tra le parole d’ordine della manifestazione: togliere i sigilli apposti dalla Procura dopo l’attentato.
L’appello è rivolto a chi è ancora “capace di indignarsi” e c’è un conto corrente
Una manifestazione colorata, ma carica d’indignazione, ha voluto ribadire che il C.S.A. rinascerà per la terza volta in dieci anni, alla faccia dei fascistelli reggini, di chi li finanzia, e dei loro protettori politici annidati nei palazzi che contano.
Gallico contadina e operaia ha solidarizzato con il lungo corteo snodatosi lungo le vie del popoloso rione. Questa non è la Reggio avvelenata dalle trame impenetrabili dei circoli massonici e del notabilato parassitario. Gli abitanti del quartiere ieri lo hanno voluto testimoniare partecipando attivamente alla manifestazione. Commovente l’accoglienza riservata ai tanti attivisti giunti dal sud e da tutta Italia. Pullman da Puglia, Campania, Sicilia e dal resto della regione.
In piazza, tra i più arrabbiati, i locali produttori agricoli e gli artigiani riuniti nel Consorzio Equosud, che da anni conducono una lotta accanita per garantire dignità a chi lavora e consuma in Calabria, ma soprattutto per dare vita ad una rete di distribuzione autonoma.
Tra le parole d’ordine della manifestazione: togliere i sigilli apposti dalla Procura al “Cartella” dopo l’attentato. Solo a quel punto sarà possibile avviare la ricostruzione del centro. Sono tantissime le band musicali, le cooperative sociali e i gruppi di artisti cha hanno già promesso la propria disponibilità a contribuire gratuitamente alla realizzazione dell’opera.
Nella periferia della città dove nel 2012 in pieno centro si dà la caccia all’omosessuale, poco distante da un municipio che accoglie i convegni di Casa Pound, il fiore dell’Altra Reggio si appresta a germogliare ancora tra le ceneri prodotte dall’intolleranza e dall’odio neofascista.
A fine corteo l’appello è rivolto “a chi è ancora capace di indignarsi, alle forze sane, l’associazionismo, la gente, tanta, con la quale in questi dieci anni di esperienza il Cartella ha incrociato cammini culturali, sociali e politici”.
E per quanti volessero contribuire a distanza:
C/C postale 1006384406, intestato a “IO STO CON IL CARTELLA”, IBAN IT14I0760116300001006384406
Articolo pubblicato su “Il Manifesto” del 26 – 04 -2012
Ascolta l’intervento telefonico dalla manifestazione di Gallico del nostro inviato Claudio Dionesalvi: https://www.terramara.it/radio-popolare-catanzaro/3364-ricostruiremo-grande-bello.html
Per ricostruire il Cartella distrutto da un incendio doloso
Migliaia di persone sono scese in piazza a Gallico, vicino Reggio Calabria, per la rinascita del centro sociale “Cartella” incendiato nella notte dello scorso 15 maggio. Tra le parole d’ordine della manifestazione: togliere i sigilli apposti dalla Procura dopo l’attentato.
L’appello è rivolto a chi è ancora “capace di indignarsi” e c’è un conto corrente
Una manifestazione colorata, ma carica d’indignazione, ha voluto ribadire che il C.S.A. rinascerà per la terza volta in dieci anni, alla faccia dei fascistelli reggini, di chi li finanzia, e dei loro protettori politici annidati nei palazzi che contano.
Gallico contadina e operaia ha solidarizzato con il lungo corteo snodatosi lungo le vie del popoloso rione. Questa non è la Reggio avvelenata dalle trame impenetrabili dei circoli massonici e del notabilato parassitario. Gli abitanti del quartiere ieri lo hanno voluto testimoniare partecipando attivamente alla manifestazione. Commovente l’accoglienza riservata ai tanti attivisti giunti dal sud e da tutta Italia. Pullman da Puglia, Campania, Sicilia e dal resto della regione.
In piazza, tra i più arrabbiati, i locali produttori agricoli e gli artigiani riuniti nel Consorzio Equosud, che da anni conducono una lotta accanita per garantire dignità a chi lavora e consuma in Calabria, ma soprattutto per dare vita ad una rete di distribuzione autonoma.
Tra le parole d’ordine della manifestazione: togliere i sigilli apposti dalla Procura al “Cartella” dopo l’attentato. Solo a quel punto sarà possibile avviare la ricostruzione del centro. Sono tantissime le band musicali, le cooperative sociali e i gruppi di artisti cha hanno già promesso la propria disponibilità a contribuire gratuitamente alla realizzazione dell’opera.
Nella periferia della città dove nel 2012 in pieno centro si dà la caccia all’omosessuale, poco distante da un municipio che accoglie i convegni di Casa Pound, il fiore dell’Altra Reggio si appresta a germogliare ancora tra le ceneri prodotte dall’intolleranza e dall’odio neofascista.
A fine corteo l’appello è rivolto “a chi è ancora capace di indignarsi, alle forze sane, l’associazionismo, la gente, tanta, con la quale in questi dieci anni di esperienza il Cartella ha incrociato cammini culturali, sociali e politici”.
E per quanti volessero contribuire a distanza:
C/C postale 1006384406, intestato a “IO STO CON IL CARTELLA”, IBAN IT14I0760116300001006384406
Articolo pubblicato su “Il Manifesto” del 26 – 04 -2012
Ascolta l’intervento telefonico dalla manifestazione di Gallico del nostro inviato Claudio Dionesalvi: https://www.terramara.it/radio-popolare-catanzaro/3364-ricostruiremo-grande-bello.html
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