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No Gelmini. Tutti uniti contro la riforma

No Gelmini. Tutti uniti contro la riforma

CATANZARO. Circa duemila studenti provenienti da tutti gli istituti scolastici cittadini, sostenuti da un esiguo gruppo di insegnanti precari, hanno preso parte alla mobilitazione nazionale contro il pacchetto del ministro. Il corteo ha attraversato le vie del capoluogo calabrese scandito da musica, cori e tanti striscioni di contestazione contro i suoi aspetti principali

Di seguito, il comunicato diffuso dagli studenti 

Venerdì 8 ottobre è stata indetta la manifestazione studentesca, lanciata da Uds (unione degli studenti) e da vari collettivi, in oltre 40 città italiane. Dobbiamo chiederci il perché di tutto ciò. Non basta soffermarsi sull’aspetto delle ore da 60 minuti: questo è uno dei TANTI problemi della riforma Gelmini contro la quale TUTTI NOI STUDENTI stiamo da diversi giorni manifestando.

La suddetta riforma infatti sottrae milioni di euro alla nostra scuola, quella pubblica, la scuola di tutti, mantenendo inalterati, anzi, addirittura aumentando i finanziamenti alla scuola privata! Questi soldi che potrebbero essere utilizzati per risolvere i problemi legati, ad esempio, all’edilizia scolastica o a stabilizzare i precari, sono utilizzati per risanare i bilanci delle banche in crisi, delle industrie di guerra e di chi, fino ad ora, per noi studenti e cittadini non ha mai fatto e mai farà niente.

Oltre a ridurre i fondi, sempre per risparmiare, mira a chiudere numerosissimi istituti scolastici, che non raggiungono un numero standard di studenti. Ciò crea problemi a chi non vive nelle città. Risparmiano, risparmiano, risparmiano ancora, ma perché non sulla guerra? Perché non sulle grandi industrie? Semplice, noi (scuola e università) non diamo profitti; possono permettersi il lusso di fare economia sulle nostre vite, perché a loro non gliene importa nulla, non ci guadagnano niente se noi siamo ignoranti o acculturati: la loro logica è quella del loro guadagno!

Altra problematica FONDAMENTALE introdotta dalla riforma è quella relativa al peso sempre maggiore del voto in condotta, utilizzato come strumento di ricatto per gli studenti: sembra che stiamo gradualmente ritornando al modello autoritario e rigido del ventennio fascista che si basava sul motto: credere, obbedire, combattere; ora è diventato: credere (nel modello che ci vogliono imporre), obbedire (ai loro ordini, chiamati riforma) e rimanere passivi di fronte a tutto.

Noi non obbediremo ai loro ordini, non staremo zitti di fronte a questo scempio, non chineremo la testa, ma continueremo a lottare per i nostri diritti! La cultura è un nostro diritto! Noi penseremo con la nostra testa, decideremo collettivamente e agiremo tutti uniti! Sempre rimanendo in tema di ”ritorno al fascismo’, pensiamo alle classi separate per gli immigrati: esse non favoriscono l’integrazione. Noi siamo contro tale modello di scuola ed è per questo che affermiamo il nostro dissenso alla riforma Gelmini. Una riforma che vuole una scuola autoritaria, rigida, classista, xenofoba e razzista non ha nulla a che spartire con quella che vorremmo noi! La nostra scuola deve essere antirazzista e anti-classista. Ovvero non deve dare più possibilità ai ricchi e meno ai poveri, come oggi, purtroppo avviene, e non deve fare nessun tipo di discriminazione. Una scuola uguale per tutti!

Per concludere apriamo una parentesi sulla precarietà nel mondo del lavoro. Noi oggi siamo studenti, domani saremo lavoratori. Sapete cosa ci aspetta? Un futuro di precariato, di lavoro in nero, di disoccupazione. Pensate che il nostro destino è nelle mani di chi agisce solo in funzione di un’economia che sta franando sopra di noi. Non ci resta che gridare in faccia le nostre ragioni a chi è ancora ignorante, a chi dorme, a chi non guarda la realtà intorno a sé. CI VOGLIONO PASSIVI, CI AVRANNO RIBELLI!!!

Collettivo autonomo “Studenti in lotta”

Rappresentanti di tutti gli istituti superiori cittadini


Giornalista Pubblicista. Dottore magistrale in Comunicazione Multimediale all'Università degli studi di Perugia. Ha lavorato per due televisioni calabresi, 7Gold Calabria e Telespazio Calabria e per il quotidiano "Il Domani della Calabria". Da Aprile 2010 collabora con il blog journal Terramara.it

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