CATANZARO. Il Reggae train fest si riconferma a suon di numeri (circa 2mila i partecipanti), appuntamento imperdibile dell’estate calabrese, incontro tra diverse generazioni, dall’alto contenuto sociale e aggregativo. Parte dal capoluogo calabrese il tour in Italia dell'artista jamaicano protagonista di un'esibizione davvero indimenticabile.
La stagione estiva all’insegna della reggae music può cominciare!
Ad inaugurarla, da tre anni a questa parte, l’iniziativa promossa dall’associazione culturale Calabria Reggae Promotion, divenuta nel tempo, appuntamento fisso per tutti gli amanti della musica giamaicana che in Calabria aumentano esponenzialmente grazie alla diffusione capillare delle crew e dei sound system locali e grazie soprattutto al consolidato successo di artisti catanzaresi come i fratelli Morelli, (Giovanni e Marco) in arte Gioman e Killacat, vere e proprie icone della scene reggae nazionale.
Entrambi si sono esibiti, sabato scorso, al Kasamatta di Giovino, presso l’Hemingway, in compagnia di altri due calabresi d’eccezione: il rapper Kiave e il dj e produttore, Macro Marco, dando vita ad un pre-festival che ha registrato una grande e calorosa partecipazione. I “campioni” di casa non si esibivano da tempo, e la reggae massive di una delle yard più infuocate del sud Italia non ha fatto mancare quel calore che l’ha resa famosa in tutta la penisola.
Sound – Creative – Social
Domenica, il Parco della Biodiversità, teatro dell’evento, fin dalle 16 iniziava ad assumere i tratti di un luogo aperto e solidale in cui hanno trovato spazio:
Lo stand di Emergency;
Il mercatino dell’Altra Economia, a cura del Caffè delle Arti, dedicato al commercio equosolidale, biologico, a “km 0”, all’artigianato, al baratto e al “book crossing”, ovvero lo scambio di libri a costo zero. Presente anche Slow Food Catanzaro con – la casara Maria Procopio, produttrice di formaggi dal latte delle capre allevate a Campora San Giovanni; – Adriano Ferraridi Altilia, allevatore di suini dell’antica razza autoctona “nero calabrese” e produttore di salumi; – Marco Ferrini e Asuncion Fernandez, dell’Azienda Agricola Fangiano (Calabrialcubo) di Nocera Terinese, un’azienda integrata nella natura, impegnata a mantenere il contatto con la terra e le tradizioni nel campo della produzione agricola.
Il riciclaggio artistico di Niko Citriniti, l’arte di riconvertire gli oggetti, spogliandoli dal loro uso quotidiano, dando loro forme inaspettate e dal fascino travolgente con l’obiettivo di sensibilizzare la società dell’”usa e getta” a un utilizzo più attento di oggetti e materiali; la mostra Black&White di Angelo Nifosì e le performance writing di China Ink;
Il Villaggio dell’Artigianato a cura del Coser;
Lo Stage di dance hall a cura della palestra Body Planet di Catanzaro, che ha visto la partecipazione eccezionale di Alevanille .
Il tutto scandito, ovviamente, dalle vibrazioni positive che solo musica reggae è in grado di trasmettere. I dj’s che si sono alternati, dal pomeriggio, nella “Sound Station”, hanno ampiamente rispettato quella che ormai è diventata un prerogativa del reggae train: l’attenzione verso lo stile Foundation, rigorosamente in vinile!
“Credo che oltre alla valenza musicale – afferma Killacat – il festival sia da considerare di massima importanza perché rappresenta un motivo di aggregazione sociale su cui bisogna riflettere; un’occasione di incontro, racconto e conoscenza tra i giovani che è imprescindibile per una crescita sana della nostra città; reggae train è musica, arte, creatività, vita: decisamente ciò di cui Catanzaro ha bisogno. Una manifestazione su cui bisogna puntare e investire sempre più negli anni”.
ANTHONY B & BORN FIRE BAND – Rasta Love Tour 2011
Ore 22. Dopo Mr Vegas, protagonista della prima edizione, e Derrick Morgan, ospite di punta della seconda, è il turno di Anthony B.
Alla sua prima apparizione, nel capoluogo calabrese, un cantante del suo calibro, non delude le aspettative, regalando ai tantissimi intervenuti, emozioni indimenticabili: un mix di spiritualità ed energia che da sempre caratterizza i live, di uno dei più richiesti ed apprezzati artisti della scena reggae in ambito internazionale.
Vestito completamente di bianco, con l’immancabile bastone ed i dreadlocks raccolti nel turbante, il cantante giamaicano ha portato nella splendida cornice del Parco della Biodiversità, l’atmosfera dell’isola caraibica, proponendo liriche dal forte contenuto sociale. Davvero incredibile la capacità con cui riesce a coinvolgere un anfiteatro colmo di gente, che dimostra un trasporto ed una partecipazione di cui l’artista non può che compiacersi.
È, infatti visibilmente divertito, quando propone una delle sue maggiori Hit: “Police”, vero e proprio inno contro la brutalità e gli abusi di potere della polizia giamaicana, ed è letteralmente travolto dall’entusiasmo di un pubblico che lo esorta, più volte, con il suo calore, a riproporla. Oltre un’ora di concerto per uno dei migliori live di musica reggae visti a Catanzaro.
Il Reggae Train Sun Fest si conferma un’esperienza importante che ogni anno raggiunge partecipazione e consensi sempre maggiori. Innegabile la sinergia dell’associazione culturale calabrese con la Provincia di Catanzaro, “che tuttavia non è sufficiente a coprire i costi dell’iniziativa – ci racconta Peppe, presidente di Crp – ”. “Calabria Reggae Promotion – sottolinea ancora – ritiene condizione irrinunciabile, mantenere un alto livello musicale e artistico, oltre che sociale della manifestazione, ha quindi coperto con i fondi dei propri volontari una parte dei costi. Il nostro obiettivo – osserva DoctaP – è di lunga durata: avere in Calabria un festival annuale, anche itinerante, che aggreghi musica reggae, iniziative artistiche e culturali “indipendenti”, produzioni locali, tutto ciò insomma che rende unica la nostra regione. Il Reggae Train – conclude – è un patrimonio da non disperdere, speriamo di continuare!
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