“Tenere sempre alta l’attenzione dell’opinione pubblica contro la violenza sulle donne”. Lo hanno affermato, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le rappresentanti di giunta e Consiglio comunale senza distinzioni di schieramenti. “Non esistono le divisioni o gli schieramenti politici su questioni fondamentali come questa”, hanno affermato Concetta Carrozza, Carlotta Celi, Lea Concolino, Manuela Costanzo, Roberta Gallo, Alessandra Lobello, Modestina Migliaccio-Santacroce, Giulia Procopi e Cristina Rotundo.
Il Comune, tramite il coinvolgimento dei settori Pubblica istruzione, Politiche sociali e Attività economiche, aveva già aderito all’iniziativa “Orange the world”, organizzata la settimana scorsa dal Soroptimist per una raccolta fondi mirata a istituire una borsa di studio per donne vittime di violenza.
“È imprescindibile la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su una tematica che è, purtroppo, presente in maniera quotidiana in ogni aspetto della nostra società. Sessismo, disparità salariali, violenze verbali e fisiche fino ai casi ancora più gravi di “femminicidio” rappresentano tante facce della stessa medaglia, quella che riguarda la mancata uguaglianza fra uomo e donna, per combattere la quale c’è ancora tanto da fare”.
Le amministratrici hanno inoltre fatto proprio uno degli slogan lanciati per questa giornata mondiale: “Giù le mani da chi ti ha creato!”. “Frase quanto mai vera e necessaria in un mondo nel quale non è mai scontato che questo avvenga”, hanno ribadito riprendendo un’altra affermazione proposta in questi giorni: “Violenza è stupro. Violenza è prendersi una vita perché pretendiamo che ci appartenga, parlando di “amore malato” solo perché non si ha il coraggio di ammettere che non si sa nemmeno cosa sia l’amore se non possesso. Violenza è punizione, manipolazione, terrore, annullamento. Violenza è quando il tuo innato istinto del “prendersi cura” viene usato, sporcato, calpestato. Violenza è da chi pretende di dirti cosa fare, come fare, perché “sei femmina” e il tuo posto è quello che altri hanno ritagliato per te. Quale che sia il nome del carnefice, quale che sia il delitto, la violenza ti fa sentire sporca, diversa, indegna, vittima sacrificale, sola. Soprattutto sola. E se non ti uccidono le botte o un coltello, sarai comunque morta dentro perché, in un modo o nell’altro, saranno riusciti a lacerarti l’anima”.
Le donne dell’amministrazione hanno aggiunto: “Sono importanti le tante campagne di sensibilizzazione sul tema, ma non potranno mai essere sufficienti se non vengono affiancate da un cambio culturale che sancisca una nuova e concreta base per le pari opportunità”.
Tramite la commissione Politiche sociali, verrà infatti avviato “un dialogo propositivo e costruttivo con la commissione alle Pari opportunità finalizzato a individuare tangibili iniziative di sensibilizzazione per contrastare le disparità di genere. Vogliamo che vengano realizzate nelle scuole della città: il ricambio culturale – hanno concluso – passa da un ricambio generazionale”.
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Le rappresentanti di Giunta e Consiglio unite: “Tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica”
“Tenere sempre alta l’attenzione dell’opinione pubblica contro la violenza sulle donne”. Lo hanno affermato, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le rappresentanti di giunta e Consiglio comunale senza distinzioni di schieramenti. “Non esistono le divisioni o gli schieramenti politici su questioni fondamentali come questa”, hanno affermato Concetta Carrozza, Carlotta Celi, Lea Concolino, Manuela Costanzo, Roberta Gallo, Alessandra Lobello, Modestina Migliaccio-Santacroce, Giulia Procopi e Cristina Rotundo.
Il Comune, tramite il coinvolgimento dei settori Pubblica istruzione, Politiche sociali e Attività economiche, aveva già aderito all’iniziativa “Orange the world”, organizzata la settimana scorsa dal Soroptimist per una raccolta fondi mirata a istituire una borsa di studio per donne vittime di violenza.
“È imprescindibile la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su una tematica che è, purtroppo, presente in maniera quotidiana in ogni aspetto della nostra società. Sessismo, disparità salariali, violenze verbali e fisiche fino ai casi ancora più gravi di “femminicidio” rappresentano tante facce della stessa medaglia, quella che riguarda la mancata uguaglianza fra uomo e donna, per combattere la quale c’è ancora tanto da fare”.
Le amministratrici hanno inoltre fatto proprio uno degli slogan lanciati per questa giornata mondiale: “Giù le mani da chi ti ha creato!”. “Frase quanto mai vera e necessaria in un mondo nel quale non è mai scontato che questo avvenga”, hanno ribadito riprendendo un’altra affermazione proposta in questi giorni: “Violenza è stupro. Violenza è prendersi una vita perché pretendiamo che ci appartenga, parlando di “amore malato” solo perché non si ha il coraggio di ammettere che non si sa nemmeno cosa sia l’amore se non possesso. Violenza è punizione, manipolazione, terrore, annullamento. Violenza è quando il tuo innato istinto del “prendersi cura” viene usato, sporcato, calpestato. Violenza è da chi pretende di dirti cosa fare, come fare, perché “sei femmina” e il tuo posto è quello che altri hanno ritagliato per te. Quale che sia il nome del carnefice, quale che sia il delitto, la violenza ti fa sentire sporca, diversa, indegna, vittima sacrificale, sola. Soprattutto sola. E se non ti uccidono le botte o un coltello, sarai comunque morta dentro perché, in un modo o nell’altro, saranno riusciti a lacerarti l’anima”.
Le donne dell’amministrazione hanno aggiunto: “Sono importanti le tante campagne di sensibilizzazione sul tema, ma non potranno mai essere sufficienti se non vengono affiancate da un cambio culturale che sancisca una nuova e concreta base per le pari opportunità”.
Tramite la commissione Politiche sociali, verrà infatti avviato “un dialogo propositivo e costruttivo con la commissione alle Pari opportunità finalizzato a individuare tangibili iniziative di sensibilizzazione per contrastare le disparità di genere. Vogliamo che vengano realizzate nelle scuole della città: il ricambio culturale – hanno concluso – passa da un ricambio generazionale”.
NESSUN COMMENTO