Giuseppe Milazzo, autore del romanzo ultrà, “Fuoco ai mediocri”
Venerdì 18 Novembre, presso la “Casa dei Venti”, verrà presentato il romanzo “Fuoco ai Mediocri” in presenza dell’autore, il napoletano Peppe Milazzo, alla sua prima fatica letteraria.
L’incontro di venerdì, rientra nel ciclo di presentazioni, denominato “E-venti d’autore”, attraverso cui l’associazione di giovani, attiva sul territorio cittadino e non solo dal 2013, farà conoscere alla cittadinanza i lavori di Anna Pascuzzo (“Pari, dispari e donne”, il 25 Novembre) e Domenico Dara (“Appunti di meccanica celeste”), continuando nella tradizione che vuole uno spiccato interesse da parte dell’associazione nei confronti della letteratura calabrese, ancora meglio se “contaminata” da esibizione di “Live painting” e live acustici.
Il libro di Milazzo, porta il sottotitolo di “Romanzo ultrà” e in effetti parla della vita di strada, della più grande città del Meridione (mai ufficialmente nominata, ma facilmente identificabile), della sua vita di Strada, con la maiuscola, di quelle periferie ingovernabili e della sua tifoseria, ma, a scanso di equivoci, non ci troviamo di fronte al classico libro di quella letteratura ultras, che tanto sta spopolando in questi ultimi periodi e che finiscono per essere un’apologia della propria curva in grado di creare scontri ovunque e uscire sempre vittoriosa; bensì, si tratta di una declinazione dell’attitudine ultras, (quella che, per intenderci, ormai è sempre più difficile trovare, perchè sempre più soverchiata dall’apparenza dai luoghi comuni e dall’attenzione più per la forma che per la sostanza…) nella vita quotidiana di quei luoghi, dove per parafrasare De Andrè, non splendono i raggi del sole e in cui ogni giorno va in scena una vera e propria lotta per la sopravvivenza e per l’affermazione della propria dignità umana.
Così, c’è un filo rosso che lega i picchetti anti-sfratto, con tutto il corollario di tensione, tra il quartiere al gran completo e le forze dell’ordine, con le serate nei locali underground, passando per gli scontri con una tifoseria nemica sotto la curva avversaria e Milazzo riesce a coglierlo alla perfezione attraverso gli affreschi di una vita quotidiana vissuta al di fuori dei canoni del politicamente corretto e che volenti o nolenti fa vivere ogni giorno fino al limite, perchè a queste latitudini il concetto di resistenza, è un qualcosa che trascende il mero significato politico e simbolico, per diventare un imperativo per non soccombere alla nullificazione spersonalizzante che ci viene imposta da questi tempi sciagurati in cui sembra non esistere alternativa per i figli di nessuno se non quella tra sfruttamento e galera.
Dialogherà con il sottoscritto, vecchia conoscenza di Radio Popolare Catanzaro, dove condusse “Il Becco del Tucano”, (trasmissione che ha dato successivamente vita all’omonimo blog) e adesso redattore di sportpopolare.it, nonchè della casa editrice “Red Star Press – Hellnation libri”, attiva da quasi quattro anni, che sin da subito si è distinta, oltre che per la vicinanza ai temi cari alle controculture di strada e alla cultura popolare, nella missione di salvaguardare e rinnovare il patrimonio culturale degli ultimi della terra e dei loro più autorevoli portavoce nella storia, coadiuvando un nuovo modo di intendere l’editoria con l’impegno politico e sociale sempre dalla parte dei più deboli e di chi non ha mai smesso di lottare per un mondo migliore.
Iniziative come queste, in grado di mettere in relazione diversi attori culturali, grazie all’organizzazione dei ragazzi di “Venti d’Autore”, non possono che rappresentare un toccasana per una città che ha disperato bisogno di un consumo di cultura alternativa che esuli da quella ufficiale, per farla uscire dal torpore e dal triste conformismo in cui è precipitata e riuscire a vivacizzarla, attraverso il dialogo e la partecipazione. Non resta che augurarci che iniziative simili aumentino sia per numero che per portata
Editoria. “Fuoco ai mediocri” alla Casa dei Venti
Giuseppe Milazzo, autore del romanzo ultrà, “Fuoco ai mediocri”
Venerdì 18 Novembre, presso la “Casa dei Venti”, verrà presentato il romanzo “Fuoco ai Mediocri” in presenza dell’autore, il napoletano Peppe Milazzo, alla sua prima fatica letteraria.
L’incontro di venerdì, rientra nel ciclo di presentazioni, denominato “E-venti d’autore”, attraverso cui l’associazione di giovani, attiva sul territorio cittadino e non solo dal 2013, farà conoscere alla cittadinanza i lavori di Anna Pascuzzo (“Pari, dispari e donne”, il 25 Novembre) e Domenico Dara (“Appunti di meccanica celeste”), continuando nella tradizione che vuole uno spiccato interesse da parte dell’associazione nei confronti della letteratura calabrese, ancora meglio se “contaminata” da esibizione di “Live painting” e live acustici.
Il libro di Milazzo, porta il sottotitolo di “Romanzo ultrà” e in effetti parla della vita di strada, della più grande città del Meridione (mai ufficialmente nominata, ma facilmente identificabile), della sua vita di Strada, con la maiuscola, di quelle periferie ingovernabili e della sua tifoseria, ma, a scanso di equivoci, non ci troviamo di fronte al classico libro di quella letteratura ultras, che tanto sta spopolando in questi ultimi periodi e che finiscono per essere un’apologia della propria curva in grado di creare scontri ovunque e uscire sempre vittoriosa; bensì, si tratta di una declinazione dell’attitudine ultras, (quella che, per intenderci, ormai è sempre più difficile trovare, perchè sempre più soverchiata dall’apparenza dai luoghi comuni e dall’attenzione più per la forma che per la sostanza…) nella vita quotidiana di quei luoghi, dove per parafrasare De Andrè, non splendono i raggi del sole e in cui ogni giorno va in scena una vera e propria lotta per la sopravvivenza e per l’affermazione della propria dignità umana.
Così, c’è un filo rosso che lega i picchetti anti-sfratto, con tutto il corollario di tensione, tra il quartiere al gran completo e le forze dell’ordine, con le serate nei locali underground, passando per gli scontri con una tifoseria nemica sotto la curva avversaria e Milazzo riesce a coglierlo alla perfezione attraverso gli affreschi di una vita quotidiana vissuta al di fuori dei canoni del politicamente corretto e che volenti o nolenti fa vivere ogni giorno fino al limite, perchè a queste latitudini il concetto di resistenza, è un qualcosa che trascende il mero significato politico e simbolico, per diventare un imperativo per non soccombere alla nullificazione spersonalizzante che ci viene imposta da questi tempi sciagurati in cui sembra non esistere alternativa per i figli di nessuno se non quella tra sfruttamento e galera.
Dialogherà con il sottoscritto, vecchia conoscenza di Radio Popolare Catanzaro, dove condusse “Il Becco del Tucano”, (trasmissione che ha dato successivamente vita all’omonimo blog) e adesso redattore di sportpopolare.it, nonchè della casa editrice “Red Star Press – Hellnation libri”, attiva da quasi quattro anni, che sin da subito si è distinta, oltre che per la vicinanza ai temi cari alle controculture di strada e alla cultura popolare, nella missione di salvaguardare e rinnovare il patrimonio culturale degli ultimi della terra e dei loro più autorevoli portavoce nella storia, coadiuvando un nuovo modo di intendere l’editoria con l’impegno politico e sociale sempre dalla parte dei più deboli e di chi non ha mai smesso di lottare per un mondo migliore.
Iniziative come queste, in grado di mettere in relazione diversi attori culturali, grazie all’organizzazione dei ragazzi di “Venti d’Autore”, non possono che rappresentare un toccasana per una città che ha disperato bisogno di un consumo di cultura alternativa che esuli da quella ufficiale, per farla uscire dal torpore e dal triste conformismo in cui è precipitata e riuscire a vivacizzarla, attraverso il dialogo e la partecipazione. Non resta che augurarci che iniziative simili aumentino sia per numero che per portata
Così, c’è un filo rosso che lega i picchetti anti-sfratto, con tutto il corollario di tensione, tra il quartiere al gran completo e le forze dell’ordine, con le serate nei locali underground, passando per gli scontri con una tifoseria nemica sotto la curva avversaria e Milazzo riesce a coglierlo alla perfezione attraverso gli affreschi di una vita quotidiana vissuta al di fuori dei canoni del politicamente corretto e che volenti o nolenti fa vivere ogni giorno fino al limite, perchè a queste latitudini il concetto di resistenza, è un qualcosa che trascende il mero significato politico e simbolico, per diventare un imperativo per non soccombere alla nullificazione spersonalizzante che ci viene imposta da questi tempi sciagurati in cui sembra non esistere alternativa per i figli di nessuno se non quella tra sfruttamento e galera.
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