Da sinistra: Salvatore Tucci, Franco Cimino, l’Arcivescovo Vincenzo Bertolone, Monsignor Antonino Cantisani, Davide Marino, Luigi Mariano Guzzo, Luigi Larosa.
Un’iniziativa fortemente voluta all’Arcidiocesi Metropolita Catanzaro-Squillace, il Memorial in onore di Mario Casaburi, “l’uomo, lo storico, il professore”, svolto giovedì 10 novembre, presso la sala Sancti Petri dell’Episcopio. Una sala gremita perlopiù da parenti, amici e colleghi ma legatissima al ricordo di un finissimo intellettuale di ispirazione marxista dai valori autentici, scolpito nei cuori dei familiari e dei tanti amici. Ricordato per le sue grandi doti umane e caratteriali e affermatosi nella società per la sua profonda cultura e per le doti da minuzioso storico e più in generale di validissimo insegnante di italiano, latino e greco, che ha saputo trasmettere agli studenti del Liceo scientifico L. Siciliani, del Liceo Classico P. Galluppi e dell’Università Magna Graecia. Mario Casaburi è stato introdotto dal professor Luigi Larosa, presidente della Fondazione Imes Catanzaro, suo collega e amico, per ben 45 anni, che ne ha descritto, con la solita grande capacità di eloquio, i tratti di una figura molto importante per la scuola e per la cultura calabrese. Anche qualche momento di commozione nel ricordare gli ultimi momento trascorsi con il suo collega prima di essere rapito a miglior vita da una fulminante malattia incurabile che lo ha consumato in meno di due anni.
Prima di lui, Franco Cimino, docente di Filosofia e scrittore, ne aveva tessuto le lodi per le sue doti da documentarista che lo aveva portato a studiare il cardinale Ruffo, l’opera di Monsignor Bregantini e tutta la vicenda giudiziaria sulla strage di piazza Fontana, la cui verità risiede proprio negli atti giudiziari di un processo infinito. Mario Casaburi, studioso di storia moderna e contemporanea, è morto all’età di 70 anni, il 2 novembre 2014. Ha collaborato, tra le altre, alla Rivista storica Calabrese, al Giornale di storia contemporanea, a Rogerius.
Tra i suoi libri: La “fattucchiera” Cecilia Faragò. L’ultimo processo di stregoneria e l’appassionata memoria difensiva di Giuseppe Raffaelli (1996) Rubbettinio editore. Donne di Calabria. Nobili e borghesi tra Unificazione e avvento del Fascismo (1998), CBC edizioni; Fabrizio Ruffo. L’uomo, il cardinale, il condottiero, l’economista, il politico (2003) Rubbettino editore; Giancarlo Maria Bregantini una luce nel giardino della locride (2013) edito da Progetto 2000; I martiri calabresi nella Repubblica Napoletana (2003) Castelevecchi editore; Quale scuola (2004) edito da Progetto 2000; Per una storia della Calabria contemporanea. Da Melissa a Locri (2006) edito da Progetto 2000; Il processo contro l’Intendente de Mattheis (2009) edito da Rubettino; Borghesia mafiosa. La ’ndrangheta dalle origini ai giorni nostri (2010) edito da Dedalo. Il Diritto all’impunità. Piazza Fontana 1969. Inchieste, processi e depistaggi. Una strage senza colpevoli (2014) edito da Castelvecchi editore. Commuovente e sentitissimo l’intervento di Salvatore Tucci, promotore finanziario, ha ripercorso la vita dell’amico Mario Casaburi, attraverso una serie di interessanti diapositive che hanno segnato le tappe più importanti della sua esistenza umana e professionale. Prezioso l’intervento di Monsignor Antonino Cantisani, Arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace che, nel ricordare Mario Casaburi, lo ha ringraziato per la sua opera da studioso e intellettuale concentrata sulla storia della chiesa.
Puntuali i saluti del Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone, a cui va riconosciuto il merito di aver fortemente voluto questa iniziativa, pur non avendo mai avuto una conoscenza personalmente con il professore Casaburi. Molto belle le parole del sacerdote Davide Marino, docente di storia della Chiesa, presso l’Istituto teologico San Pio X, che ha ricordato il periodo della scuola in cui il professore Casaburi, suo insegnante, spiegava il metodo di studio in tutta la sua importanza ai fini di una sintesi efficace. Conclude Luigi Mariano Guzzo, dottorando di ricerca in Teoria del diritto, presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, persona che negli ultimi anni ha collaborato molto con il professore e ne ha portato avanti l’opera. Sono intervenuti anche, Annamaria Iembo, già dirigente del Provveditorato agli studi e presidente dell’Unicef di Catanzaro, Giancarlo Caroleo, dirigente scolastico, Demetrio Guzzardi, già direttore editoriale Progetto 2000, e il figlio Gianni che ha voluto ricordarlo con parole molto toccanti.
Casaburi, “l’uomo, lo storico, il professore”
Da sinistra: Salvatore Tucci, Franco Cimino, l’Arcivescovo Vincenzo Bertolone, Monsignor Antonino Cantisani, Davide Marino, Luigi Mariano Guzzo, Luigi Larosa.
Un’iniziativa fortemente voluta all’Arcidiocesi Metropolita Catanzaro-Squillace, il Memorial in onore di Mario Casaburi, “l’uomo, lo storico, il professore”, svolto giovedì 10 novembre, presso la sala Sancti Petri dell’Episcopio. Una sala gremita perlopiù da parenti, amici e colleghi ma legatissima al ricordo di un finissimo intellettuale di ispirazione marxista dai valori autentici, scolpito nei cuori dei familiari e dei tanti amici. Ricordato per le sue grandi doti umane e caratteriali e affermatosi nella società per la sua profonda cultura e per le doti da minuzioso storico e più in generale di validissimo insegnante di italiano, latino e greco, che ha saputo trasmettere agli studenti del Liceo scientifico L. Siciliani, del Liceo Classico P. Galluppi e dell’Università Magna Graecia. Mario Casaburi è stato introdotto dal professor Luigi Larosa, presidente della Fondazione Imes Catanzaro, suo collega e amico, per ben 45 anni, che ne ha descritto, con la solita grande capacità di eloquio, i tratti di una figura molto importante per la scuola e per la cultura calabrese. Anche qualche momento di commozione nel ricordare gli ultimi momento trascorsi con il suo collega prima di essere rapito a miglior vita da una fulminante malattia incurabile che lo ha consumato in meno di due anni.
Prima di lui, Franco Cimino, docente di Filosofia e scrittore, ne aveva tessuto le lodi per le sue doti da documentarista che lo aveva portato a studiare il cardinale Ruffo, l’opera di Monsignor Bregantini e tutta la vicenda giudiziaria sulla strage di piazza Fontana, la cui verità risiede proprio negli atti giudiziari di un processo infinito. Mario Casaburi, studioso di storia moderna e contemporanea, è morto all’età di 70 anni, il 2 novembre 2014. Ha collaborato, tra le altre, alla Rivista storica Calabrese, al Giornale di storia contemporanea, a Rogerius.
Tra i suoi libri: La “fattucchiera” Cecilia Faragò. L’ultimo processo di stregoneria e l’appassionata memoria difensiva di Giuseppe Raffaelli (1996) Rubbettinio editore. Donne di Calabria. Nobili e borghesi tra Unificazione e avvento del Fascismo (1998), CBC edizioni; Fabrizio Ruffo. L’uomo, il cardinale, il condottiero, l’economista, il politico (2003) Rubbettino editore; Giancarlo Maria Bregantini una luce nel giardino della locride (2013) edito da Progetto 2000; I martiri calabresi nella Repubblica Napoletana (2003) Castelevecchi editore; Quale scuola (2004) edito da Progetto 2000; Per una storia della Calabria contemporanea. Da Melissa a Locri (2006) edito da Progetto 2000; Il processo contro l’Intendente de Mattheis (2009) edito da Rubettino; Borghesia mafiosa. La ’ndrangheta dalle origini ai giorni nostri (2010) edito da Dedalo. Il Diritto all’impunità. Piazza Fontana 1969. Inchieste, processi e depistaggi. Una strage senza colpevoli (2014) edito da Castelvecchi editore. Commuovente e sentitissimo l’intervento di Salvatore Tucci, promotore finanziario, ha ripercorso la vita dell’amico Mario Casaburi, attraverso una serie di interessanti diapositive che hanno segnato le tappe più importanti della sua esistenza umana e professionale. Prezioso l’intervento di Monsignor Antonino Cantisani, Arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace che, nel ricordare Mario Casaburi, lo ha ringraziato per la sua opera da studioso e intellettuale concentrata sulla storia della chiesa.
Puntuali i saluti del Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone, a cui va riconosciuto il merito di aver fortemente voluto questa iniziativa, pur non avendo mai avuto una conoscenza personalmente con il professore Casaburi. Molto belle le parole del sacerdote Davide Marino, docente di storia della Chiesa, presso l’Istituto teologico San Pio X, che ha ricordato il periodo della scuola in cui il professore Casaburi, suo insegnante, spiegava il metodo di studio in tutta la sua importanza ai fini di una sintesi efficace. Conclude Luigi Mariano Guzzo, dottorando di ricerca in Teoria del diritto, presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, persona che negli ultimi anni ha collaborato molto con il professore e ne ha portato avanti l’opera. Sono intervenuti anche, Annamaria Iembo, già dirigente del Provveditorato agli studi e presidente dell’Unicef di Catanzaro, Giancarlo Caroleo, dirigente scolastico, Demetrio Guzzardi, già direttore editoriale Progetto 2000, e il figlio Gianni che ha voluto ricordarlo con parole molto toccanti.
Pino
È stato Un mio insegnate al Liceo scientifico Siciliani,
Persona Fantastica, Mario Casaburi, oltre che un ottimo insegnate era Simpatico con la Battuta sempre Pronta da Buon Campano.
Non ero tra I suoi alunni Migliori, ma mi incontró molti anni dopo a Catanzaro, per Puro caso e volle sapere tutto su Di me, alla Fine concluse dicendomi ‘Bravo Pino lo sapevo che tu eri uno Forte, che avresti fatto Bene, i vostri successi mi rendono Orgoglioso’!.
Grazie Antonio per questo Ricordo di una splendida persona .
10 Dicembre
antonio argentieri piuma
grazie a te pino per questo ricordo bellissimo di mio zio
11 Dicembre